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CONTROLLI A RAGGI-X SUI DIPINTI: RIVOLUZIONANDO LA VISIONE ARTISTICA Versione in Italiano

Xrayconsult
Pubblicato da Brigida Michele in Xrayconsult · Venerdì 16 Feb 2024
Tags: RaggiXDipintiRipensamentiVisioneairaggiXControlliraggiXSegretiartisticicelati


CONTROLLI A RAGGI-X SUI DIPINTI:
RIVOLUZIONANDO LA VISIONE ARTISTICA


                         
Capitolo 1: Introduzione ai Controlli a Raggi-X sui Dipinti

I dipinti sono testimonianze straordinarie del genio creativo umano, offrendo una finestra sul passato e sulla mente degli artisti.
Tuttavia, la superficie di un dipinto racchiude spesso segreti e dettagli nascosti che possono rivelare molto di più della storia visibile.
Strati di vernice e pigmenti nascondono ripensamenti, cambiamenti e decisioni che arricchiscono la comprensione del processo artistico.
I controlli a raggi-X si presentano come una tecnica rivoluzionaria per esplorare i segreti celati sotto la superficie dei dipinti.
Questa metodologia non invasiva permette di penetrare gli strati più profondi dell'opera, svelando dettagli invisibili all'occhio umano.
L'interazione dei raggi X con i diversi materiali presenti nel dipinto genera un'immagine radiografica che mette in luce la sua struttura interna, offrendo una visione completa e dettagliata dell'opera d'arte.
L'importanza di esplorare gli strati profondi dei dipinti attraverso i controlli a raggi-X risiede nella rivelazione dei segreti artistici nascosti.
Questi strumenti tecnologici consentono di analizzare i ripensamenti dell'artista, i cambiamenti di intento e le scelte stilistiche attraverso la visualizzazione dei diversi strati di lavoro.
Inoltre, permettono di valutare lo stato di conservazione dell'opera e di pianificare interventi di restauro mirati e conservativi.

                       Quadro originale                                                                                                                                             Radiografia del dipinto
comparazione x-ray con dipinto "Autoritratto di Carel Fabritius"    comparazione x-ray con dipinto "Autoritratto di Carel Fabritius"    comparazione x-ray con dipinto "Autoritratto di Carel Fabritius"
"La radiografia del celebre Autoritratto di Carel Fabritius (1205) mostra come l'artista si ritrasse inizialmente
con un colletto bianco prima di optare per la camicia aperta che vediamo ora. "
Attualmente il dipinto è custodito presso la National Gallery of Art di Washington, D.C.


1.1   La Densità del Colore e la Radiografia: Un'Analisi Approfondita delle Proprietà Chimico-Fisiche dei Pigmenti
Premessa:
L'indagine radiografica di opere pittoriche rappresenta un metodo di analisi non invasivo di inestimabile valore, in grado di svelare dettagli altrimenti inaccessibili all'occhio umano.
Tra le peculiarità di tale tecnica spicca la capacità di discernere i differenti pigmenti impiegati dall'artista sulla base della loro eterogeneità in termini di densità radiografica.
Tale variabilità, a sua volta, trova diretta correlazione con la composizione chimico-fisica dei pigmenti stessi.
1.2    Composizione Chimico-Fisica e Densità Radiografica:
I pigmenti, ossia le polveri colorate utilizzate per la produzione di vernici, in passato venivano ricavati da materie prime di origine naturale, quali minerali, terre e vegetali.
La loro composizione chimico-fisica variava in maniera significativa in base alla natura del materiale di partenza, determinando una differente densità radiografica.

Tabella dati colori naturali per dipinti  Tabella aspetto x-ray colori naturali dipinti

Esempi di Pigmenti Naturali e Densità Radiografica:
        • Bianco: Il bianco di piombo (PbCO3), caratterizzato da un'elevata densità, si presenta radiopaco (bianco) nelle radiografie.   Il bianco di calce (CaCO3), con una densità inferiore, assume una tonalità grigiastra.
        • Nero: Il nero carbone (C), essendo un pigmento di peso ridotto, risulta radiotrasparente (nero) nelle radiografie. Il nero terra d'ombra, composto da una miscela di argilla e ossidi di ferro, presenta una densità maggiore e appare più grigio.
        • Rosso: Il rosso cinabro (HgS), dotato di elevata densità, si manifesta radiopaco nelle radiografie. Il rosso terra di Siena, composto da argilla e ossidi di ferro, con una densità minore, assume una tonalità grigiastra.
        • Blu: Il blu oltremare (lapis lazuli), caratterizzato da un'elevata densità, si presenta radiopaco nelle radiografie. Il blu di   Prussia (Fe4[Fe(CN)6]3), con una densità inferiore, appare più grigio.

Tabella visione colori per dipinti d'arte
"Immagini di colori naturali "

1.3    Processi Artigianali e Impurità:
La produzione di pigmenti in passato era un processo artigianale complesso e intriso di variabili.
La presenza di impurità nelle materie prime naturali e le fluttuazioni nei processi di produzione influenzavano la composizione chimico-fisica dei pigmenti e, di conseguenza, la loro densità radiografica.
Esempio:
Il bianco di piombo, ottenuto dalla macinazione del minerale galena (PbS), poteva contenere tracce di altri minerali come la barite (BaSO4).
La barite, essendo un pigmento di elevata densità, poteva generare aree radiopache più intense nelle radiografie.
L'utilizzo combinato della radiografia e dell'analisi chimico-fisica dei pigmenti rappresenta un metodo di inestimabile valore per la conoscenza, la conservazione e il restauro di dipinti.
Immagini a raggi-x computerizzata analisi
"Immagini a raggi-x in tecnica laminografia a raggi-x computerizzata"
A: Fotografia visiva; B: particolare di A, che mostra una pennellata di biacca che ricopre la superficie rossa del dipinto; C: rendering 3D dei dati, che mostra il volume ricostruito; D: serie di sezioni laminografiche virtuali ad, parallele alla superficie del legno/vernice alla profondità indicata in E: (a) biacca superficiale, (b) particelle di pigmento nella vernice rossa; (c) vuoti sferici nello strato basale; (d) celle nel supporto ligneo; il pannello (e) mostra la radiografia corrispondente del volume mostrato in C; E, F : sezioni trasversali virtuali ottenute applicando un filtro massimo (E) o minimo (F) di 750 immagini, orientate perpendicolarmente all'asse delle cellule del legno.

Altri fattori che possono influenzare la densità radiografica:
  • Granulometria dei pigmenti: Pigmenti con una granulometria più fine tendono ad essere più radiopachi.
  • Tecnica di stesura del colore: Un colore steso in modo più spesso appare più radiopaco rispetto ad uno steso in modo più sottile.
  • Strato di preparazione: Lo strato di preparazione, conosciuto anche come imprimitura o gesso, rappresenta una componente fondamentale di un dipinto.

visione della riflessione della luce sui grani
"Diversa Granulometria dei pigmenti"


Capitolo 2: Tecnologia, Metodologie e Applicazioni della Radiografia

I controlli a raggi-X rappresentano una potente chiave di accesso all'interno segreto delle opere d'arte, consentendo un'analisi approfondita della struttura e rivelando i ripensamenti degli artisti nascosti sotto strati di pigmenti e vernici.
Questa tecnologia, ampiamente utilizzata nel campo artistico, riveste un ruolo cruciale nel rivelare la complessità e l'evoluzione delle opere nel corso del processo creativo.
Le metodologie coinvolte nei controlli a raggi-X per l'analisi dei dipinti variano, ma tutte convergono nell'obiettivo di penetrare gli strati superficiali e svelare i dettagli nascosti.
La radiografia ai raggi-X permette di esplorare la struttura più profonda dei dipinti su tela e tavola, rivelando non solo il risultato finale ma anche le tracce dei cambiamenti apportati dall'artista durante la creazione dell'opera.
La tecnologia utilizza raggi X, interagendo con i diversi materiali presenti nel dipinto, per generare un'immagine radiografica.
Questa immagine mette in luce la disposizione dei materiali e degli strati, fornendo una visione dettagliata dell'opera d'arte.

Tabella di penetrazione ai diversi raggi-X
"Tabella di corrispondenza colori"
(a) Particolare dei corrispondenti pigmenti utilizzati per realizzare uno strato pittorico sopra il fondo di biacca; (b) immagine radiografica ottenuta con radiografia computerizzata, esattamente dalla stessa posizione; (c) radiografia in modalità di emissione ottenuta con un fascio di sincrotrone monoenergetico da 30 keV utilizzando piastre ai fosfori e (d) radiografia in modalità di emissione ottenuta con un fascio di raggi X policromatici ad alta energia utilizzando una lastra per imaging ai fosfori.



In particolare, la fluorescenza a raggi X è un processo fisico alla base di alcune tecnologie innovative, consentendo di rivelare dettagli specifici dei materiali utilizzati.
Uno degli aspetti più affascinanti è la capacità di analizzare i ripensamenti dell'artista.
Questi possono manifestarsi sotto forma di correzioni, cambi di intento o variazioni stilistiche.
Attraverso la visualizzazione dei diversi strati di lavoro, i controlli a raggi-X permettono di seguire il percorso mentale dell'artista, offrendo una prospettiva unica sulla sua creatività in evoluzione.
Inoltre, questa tecnologia non solo svela i segreti artistici nascosti, ma è fondamentale anche per la conservazione delle opere.
La valutazione dello stato di conservazione attraverso i controlli a raggi-X consente di pianificare interventi di restauro mirati e conservativi, preservando l'autenticità e l'integrità dell'opera nel tempo.
In conclusione, i controlli a raggi-X rappresentano un potente strumento per esplorare la profondità delle opere d'arte, rivelando i ripensamenti dell'artista e offrendo una prospettiva senza tempo sulla creatività umana.
La tecnologia, con le sue metodologie avanzate, apre le porte a una comprensione più completa e apprezzamento delle opere d'arte, illuminando il cammino che porta dalla mente dell'artista al capolavoro finito.
                                               Divisione dei diversi strati pittorici di un quadro
 "Visione dei diversi strati pittorici di un quadro"        
                                         
2.1     Panoramica delle Tecnologie a Raggi-X:
 Esistono diverse tipologie di sistemi a raggi-X, ciascuna con caratteristiche e vantaggi specifici:
2.1.1. Radiografia Tradizionale:
    • Impiega una sorgente di raggi-X e una lastra radiografica per acquisire l'immagine.
    • Offre un'elevata risoluzione ed è efficace per la rilevazione di dettagli strutturali e la composizione dei pigmenti.
    • Richiede tempi di sviluppo e necessita di un'esposizione prolungata alle radiazioni, ponendo limiti in termini di flessibilità e potenziale danneggiamento dell'opera.  

Raggi-X con la Penetrazione dei vari livelli composti da un dipinto
"Penetrazione dei vari livelli composti da un dipinto"

2.1.2. Radiografia Digitale:  
    • Sostituisce la lastra radiografica con un rilevatore digitale, consentendo l'acquisizione immediata di immagini ad alta risoluzione.
    • Offre maggiore flessibilità nella manipolazione e ottimizzazione delle immagini, permettendo di evidenziare dettagli specifici.
    • Riduce l'esposizione alle radiazioni rispetto alla radiografia tradizionale.

2.1.3. Tomografia Computerizzata a Raggi-X (TC):  
    • Ruota l'oggetto attorno a un fascio di raggi-X, acquisendo una serie di radiografie che vengono elaborate per generare immagini tridimensionali.
    • Permette di esaminare strati interni e di rilevare dettagli nascosti, come pentimenti o dipinti sottostanti.
    • Richiede tempi di acquisizione e di elaborazione più lunghi rispetto alle altre tecniche.

2.1.4. Tomografia a Coerenza Ottica (OCT):
    • Non utilizza raggi-X, ma sfrutta la luce infrarossa per creare immagini tridimensionali ad alta risoluzione di piccoli dettagli.
    • È particolarmente indicata per opere d'arte delicate, come miniature o dipinti su carta.
    • Offre una risoluzione inferiore rispetto alla TC a raggi-X e una penetrazione minore in profondità.

Raggi-X e tomografia -  Metodi di verifica dei dipinti
"Metodi di verifica dei dipinti"
Rappresentazione schematica dei metodi di imaging a fascio di matita (A) a campo intero e (B) di scansione: questi possono funzionare in geometria di trasmissione o riflessione (C); di (D) tomografia computerizzata a raggi X convenzionale (che impiega illuminazione a fascio conico) e (E) laminografia computerizzata a raggi X (che impiega irradiazione a fasci paralleli).

2.1.5. Fluorescenza a Raggi-X (MA_XRF):
    • Analizza la composizione chimica dei materiali mediante l'emissione di fluorescenza dopo l'irradiazione con raggi-X.
    • Permette di identificare specifici elementi presenti nei pigmenti, aiutando a determinare la loro origine e la tecnica pittorica utilizzata.
    • Richiede competenze specifiche per l'interpretazione dei dati.

raggi-x XRF e analisi su dipinti di Memling
"Il trittico Moreel, 1485, H. Memling (Museo Groeninge, Bruges, Belgio)".
(A) fotografia; (B) sistema di scansione MA-XRF davanti al pannello destro; (C-B-E) Immagini MA-XRF di una parte del pannello di sinistra, che mostra la signora Moreel e le sue figlie (ca 60x40 cm 2 ); (F) primo piano del pannello di destra, raffigurante W. Moreel e i suoi figli (ca 40x40 cm 2 ); (GH) immagini MA-XRF corrispondenti; (I) spostamento della posizione del figlio maggiore; dimensione spostamento: 1 mm in entrambe le direzioni; tempo di permanenza: 0,5 s/pixel.


2.1.5. Macroscopico a Raggi-X (MA-XRD):

    • Analizza la composizione chimica dei materiali mediante l'emissione di fluorescenza dopo l'irradiazione con raggi-X.
    • Permette di identificare specifici elementi presenti nei pigmenti, aiutando a determinare la loro origine e la tecnica pittorica utilizzata.
    • Richiede competenze specifiche per l'interpretazione dei dati.

Analisi ai raggi-X con XRD
Configurazione del prototipo MA-XRD presso l'Università di Anversa.
A) Fotografia che mostra la sorgente del tubo radiogeno microfocale (S), dotato di doppio specchio curvo M e rilevatore per la registrazione dei dati di trasmissione XRD (D1) e XRF (D2): questi componenti sono posizionati in prossimità di un dipinto montato su palco motorizzato; B) Immagini MA-XRD e C) MA-XRF ottenute scansionando un dettaglio del dipinto mostrato in D) : dimensione della scansione: 78×75 mm 2 , dimensione del passo dell'immagine: 0,5 mm in entrambe le direzioni, Tempo di permanenza: 2 s/ pixel.


2.2    Selezione del Sistema Ottimale:
La scelta del sistema di radiografia più adatto dipende da diversi fattori, tra cui:
    • Tipologia di opera d'arte: Materiali, dimensioni e stato di conservazione.
    • Informazioni desiderate: Struttura interna, composizione dei pigmenti, pentimenti, dipinti sottostanti.
    • Risorse disponibili: Budget, tempi e competenze specifiche.
L'utilizzo di sistemi a raggi-X rappresenta un campo di ricerca in continua evoluzione che sta contribuendo ad ampliare le conoscenze e le possibilità di studio e conservazione del patrimonio artistico.
Premessa:
L'indagine radiografica si configura come una metodologia di inestimabile valore per l'analisi non invasiva di dipinti, consentendo di ottenere informazioni preziose sulla loro struttura interna, composizione chimica, stato di conservazione e tecnica pittorica, senza causare danni.
 
2.3 Parametri Tecnici Fondamentali:  
2.3.1. Penetrabilità:
La capacità dei raggi X di penetrare uno strato di pittura dipende dalla loro energia, misurata in keV (kiloelettronvolt).
Dipinti di spessore o densità elevata, come quelli su tavola o con una ricca impasto pittorico, necessitano di un'energia maggiore (kV) per una penetrazione adeguata e l'acquisizione di informazioni diagnostiche significative.
Esempio:
 L'analisi radiografica di un dipinto su tavola del XVI secolo con una spessa imprimitura a gesso richiederebbe un sistema a raggi X con un'energia di almeno 150 keV per ottenere una radiografia dettagliata della struttura interna e delle eventuali sottostanti preparazioni o pentimenti.  
 
"Penetrazione nel dipinto dei diversi controlli NDT"

2.3.2. Risoluzione Spaziale:
La capacità di distinguere dettagli fini, come la trama della tela, le pennellate e le crettature, dipende dalla dimensione del punto focale della sorgente di raggi X e dal rilevatore digitale.
Un punto focale più piccolo e un rilevatore ad alta risoluzione offrono una migliore nitidezza dell'immagine, consentendo l'identificazione di micro-strutture e dettagli minimi.
Esempio:  
        • L'analisi radiografica di un dipinto miniaturistico su pergamena richiederebbe un sistema a raggi X con un punto focale inferiore a 50 µm e un rilevatore ad alta risoluzione per evidenziare dettagli come la finezza del tratto, le lumeggiature e le incisioni.

Crettature sulla Gioconda in analisi ai raggi-X
"Crettature sulla Gioconda"
Le crettature, chiamate anche craquelure, sono una rete di sottili fratture che si forma sulla superficie di diversi materiali.

 Analisi sulle crettature nei dipinti    analisi di frantumazione delle crettature

Le crettature sono un fenomeno comune nei dipinti, in particolare quelli ad olio.
Si formano quando lo strato di colore si secca e si contrae, creando una serie di crepe superficiali.
Il tipo di crettatura può variare a seconda della tecnica pittorica utilizzata, dei materiali impiegati e del tempo trascorso dalla realizzazione del dipinto.
 
2.3.3. Dinamica di Contrasto:
La capacità di distinguere tra differenti pigmenti, leganti e materiali, come la tela, il gesso e il legno, dipende dalla gamma di grigi dell'immagine radiografica.
Un sistema con un'ampia gamma di grigi permette di evidenziare dettagli e sfumature altrimenti invisibili, facilitando l'analisi stratigrafica e la distinzione di lacune, difetti e restauri.
Esempio:
        • L'analisi radiografica di un dipinto ad olio su tela del XIX secolo richiederebbe un sistema a raggi X con un'ampia gamma di grigi per distinguere le diverse tonalità di colore, le velature e le eventuali modifiche apportate dall'artista nel corso della realizzazione.

Dipinto con diverse velature
"Dipinto con diverse velature"

  • La velatura è una tecnica pittorica che consiste nella stesura di uno strato di colore fresco (o bagnato) trasparente o semi-trasparente sopra uno strato asciutto applicato precedentemente. Serve a rendere più brillanti e più trasparenti le tonalità di un dipinto.
 
2.3.4. Dose di Radiazioni:
 
L'esposizione alle radiazioni deve essere minimizzata per evitare danni all'opera d'arte e tutelare la salute degli operatori.
Sistemi a raggi X con bassa emissione di radiazioni e tempi di acquisizione rapidi sono preferibili, garantendo la sicurezza e l'efficienza del processo di analisi.
Esempio:
        • L'utilizzo di un sistema a raggi X con tecnologia digitale e un software di ottimizzazione della dose permetterebbe di ridurre l'esposizione alle radiazioni fino al 50% rispetto ai sistemi tradizionali, garantendo la sicurezza del dipinto e degli operatori.
 
2.4  Interazione con il Dipinto:
I raggi X interagiscono con il dipinto in diverse modalità:
2.4.1. Assorbimento:
I materiali più densi, come il piombo presente nei pigmenti bianchi, assorbono maggiormente i raggi-X, creando aree più scure nell'immagine radiografica.
Questo fornisce informazioni sulla distribuzione di densità, la presenza di inclusioni e la tecnica pittorica utilizzata.
Esempio:
        • Nell'immagine radiografica di un dipinto del XVII secolo, le aree più scure corrisponderebbero alle zone con una maggiore concentrazione di biacca, un pigmento bianco a base di piombo, utilizzato per creare le lumeggiature e le zone di luce.

Comparazione dei colori all'occhio umano e con i raggi-X
"Visione dei colori all'occhio umano e con i raggi-X"
Gli artisti tradizionalmente hanno impiegato vernici al piombo per una vasta gamma di colori, inclusi i bianchi.
Nell'illustrazione, la prima immagine (superiore) mostra l'aspetto visivo di varie vernici contenenti piombo su carta sotto la luce normale.
La seconda immagine (inferiore), ottenuta tramite radiografia, rivela non solo le tracce delle pennellate, ma evidenzia anche la presenza di elementi pesanti, come il piombo.
Ad esempio, il punto rosso in basso a destra (n. 16) risulta più luminoso nella radiografia rispetto al punto grigio scuro/nero (n. 15) sulla sua sinistra.
Questa differenza suggerisce una maggiore concentrazione di piombo nella vernice rossa.

2.4.2. Diffusione:
I raggi X possono essere diffusi da particelle all'interno del materiale pittorico, creando un effetto di "nebbia" nell'immagine.
La diffusione può essere utile per l'analisi di micro-strutture, come la trama della tela o la granulosità dei pigmenti.
Esempio:
        • L'analisi radiografica di un dipinto su tela di juta del XX secolo potrebbe evidenziare la trama della tela attraverso la diffusione dei raggi X, fornendo informazioni sulla tessitura e la preparazione del supporto.
 
2.4.3. Fluorescenza dei raggi-X (XRF):
Analisi XRF nella caratterizzazione di pigmenti artistici.
Alcuni componenti presenti nell'opera, come il rame nel pigmento verde malachite o il ferro nelle terre di Siena, generano una radiazione fluorescente distintiva quando esposti ai raggi X.
Questa fluorescenza fornisce una dettagliata mappatura degli elementi chimici presenti nell'opera, evitando la necessità di prelievi di materiale invasivi.
L'analisi si basa sulla rivelazione e l'analisi dei raggi X di fluorescenza emessi dagli atomi durante l'eccitazione.
L'XRF offre informazioni in tempo reale sull'intero spessore pittorico. Comparando visivamente i risultati con i colori presenti, è possibile associare molti elementi ai differenti pigmenti.
Ad esempio, la presenza di mercurio in una tonalità rossa indica l'uso di cinabro.
Questa proprietà unica dell'XRF consente un'identificazione accurata dei pigmenti, leganti e altri materiali, contribuendo in modo significativo alla comprensione della tecnica esecutiva e della storia dell'opera d'arte.
Esempio:
        • L'analisi radiografica di un dipinto murale del XIV secolo potrebbe utilizzare la fluorescenza per identificare la presenza di pigmenti a base di lapislazzuli, un materiale prezioso e raro utilizzato per ottenere il colore blu intenso.

                                                                                Analisi dei pigmenti con analisi raggi-X XRF
"Analisi dei pigmenti con analisi XRF"

2.5   Considerazioni Rilevanti:
  • La scelta del sistema a raggi X più adatto dipende dalle caratteristiche specifiche del dipinto, dalle informazioni desiderate e dagli obiettivi dell'analisi.
  • È fondamentale utilizzare la dose di radiazioni minima necessaria per ottenere un'immagine di qualità diagnostica, bilanciando l'esigenza di informazioni con la tutela del manufatto.
  • Personale altamente qualificato e con esperienza specifica è necessario per l'utilizzo di sistemi a raggi X e l'interpretazione delle immagini, garantendo la corretta esecuzione dell'analisi e l'affidabilità dei risultati.
 
Capitolo 3: Scoperte Rilevanti dell'Artista attraverso la Radiografia
La radiografia è un'immagine generata dai raggi X, capaci di penetrare i corpi in base a densità, spessore e peso atomico.
Questa tecnica rivela la struttura interna dei dipinti, fornendo dettagli sulla composizione del supporto (tipologia e tramatura della tela originale, tipo di legno e assemblaggio delle tavole, ecc.) e sulle caratteristiche degli strati preparatori, dell'abbozzo e degli strati pittorici.
Nelle opere d'arte, la biacca, pigmento a base di piombo comune negli abbozzi, lumeggiature e miscele cromatiche, risulta più opaca ai raggi X (radiopaco).
Al contrario, le stesure leggere, gli strati protettivi e le vernici non forniscono informazioni rilevabili.
L'analisi radiografica evidenzia aspetti cruciali per la conservazione e il restauro, come danni alla tela, tarlature e lesioni del supporto ligneo, perdita degli strati pittorici o della pellicola superficiale, caratteristiche delle reintegrazioni e relazioni con le mancanze.
Crono-storia dei diversi dipinti d'arte
"Crono-storia dei diversi dipinti"

 3.1   Dipinti Sottostanti:    
    • Madonna del Rosario di Caravaggio:  L'esame radiografico ha evidenziato dettagli significativi, come la tecnica pittorica affine ad altri dipinti caravaggeschi e la presenza di una tela di supporto antecedente, in linea con la datazione proposta.  
Le prime radiografie del dipinto risalgono al 1950, quando fu eseguito un restauro a seguito di un furto che aveva danneggiato la tela.
Le radiografie permisero di identificare la presenza di una composizione sottostante, con una figura di un santo che non è presente nella versione finale. Questo ritrovamento ha portato a nuove ipotesi sulla genesi del dipinto e sul processo creativo di Caravaggio.
Nel 2008, in occasione di un nuovo restauro, il dipinto è stato sottoposto ad un'analisi radiografica più approfondita, con l'utilizzo di tecnologie digitali avanzate.
Le nuove radiografie hanno permesso di ottenere immagini ad alta risoluzione che hanno rivelato ulteriori dettagli della composizione sottostante, come la presenza di un paesaggio e di alcune figure di angeli.
Dipinto "La Madonna del Rosario" originale e ai raggi-XParticolare ai raggi-X del dipinto originale
            Quadro originale                                       Radiografia del dipinto                                Particolare del dipinto                     ai raggi-x cambia il soggetto
"Dipinto del Caravaggio - La Madonna del Rosario che risale al 1607 "


  • "La Miséreuse Accroupie" di Picasso, dipinta nel 1902 durante il suo "periodo blu", raffigura una donna accovacciata avvolta in un mantello.
 Questo capolavoro è noto per l'uso distintivo del colore blu intenso, tipico del periodo artistico di Picasso in quel periodo.
La donna rappresentata sembra esprimere tristezza e povertà, caratteristiche emotive riflesse nella scelta cromatica e nell'espressione del soggetto.
La superficie del dipinto nasconde inoltre la presenza di un altro dipinto sottostante, rivelato attraverso analisi radiografiche nel 1992, aggiungendo un elemento di mistero e complessità all'opera.

 "La Misereuse Accroupie" ai raggi-X dipinto nascosto   Analisi con dipinto ai raggi-X   XRF
               Quadro originale                                              Spettrometria del dipinto                                                                          Analisi del dipinto
Picasso "La Misereuse Accroupie" (La donna accovacciata) faceva parte del suo periodo blu,
un'epoca in cui utilizzava soprattutto il blu e il verde.

Le radiografie effettuate sul dipinto La Misereuse Accroupie di Picasso hanno rivelato la presenza di altre opere nascoste sotto la superficie visibile del quadro.
Sotto la tela del dipinto del 1902, eseguito durante il "periodo blu" di Picasso, si sospetta l'esistenza di un altro dipinto dello stesso artista e di un paesaggio.
Questa scoperta offre un'interessante prospettiva sulla pratica artistica di Picasso e sulla sua evoluzione stilistica nel corso degli anni

3.2   Sovrapposizioni Pittoriche:  
    • Le Nozze di Cana di Paolo Veronese: L'analisi radiografica ha identificato due composizioni sotto l'opera finale, offrendo uno sguardo sul processo creativo di Veronese, dimostrando la sua abilità nel modificare e rielaborare le sue opere.
Le prime radiografie risalgono al 1930, circa cinquant'anni dopo il restauro del dipinto avvenuto tra il 1882 e il 1883.
In quell'occasione, vennero eseguite alcune radiografie per valutare lo stato di conservazione dell'opera e per identificare eventuali pentimenti.
Ulteriori radiografie sono state condotte negli anni '50 e '60, in occasione di nuovi restauri del dipinto. Questi esami permisero di approfondire le conoscenze sulla tecnica pittorica di Veronese e di individuare la presenza di alcune figure sottostanti la composizione finale.
Nel 2008, in occasione di un'importante mostra dedicata al pittore veneto, il dipinto è stato sottoposto a un'indagine radiografica completa con l'utilizzo di tecnologie digitali avanzate.
Le nuove radiografie hanno permesso di ottenere immagini ad alta risoluzione, offrendo un livello di dettaglio senza precedenti e consentendo di scoprire nuovi dettagli e pentimenti fino ad allora sconosciuti.
"Le nozze di Cana" originale prima dell'analisi   "Le nozze di Cana" visione ai raggi-X   "Le nozze di Cana" Visione taglio della tela
                               Quadro originale                                                          Analisi del dipinto                                               Taglio della tela dai soldati francesi
"Le nozze di Cana" di Paolo Veronese, tela per decorare il muro del refettorio del monastero
presente nella Basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia, attualmente al Louvre.

    • "The Old Guitarist" di Pablo Picasso: Il dipinto in questione è  stato creato durante il suo Periodo Blu tra la fine del 1903 e l'inizio del 1904.
Inizialmente raffigurava un suonatore di chitarra anziano, ma analisi ai raggi X hanno rivelato una figura di donna sottostante.
Si crede che Picasso abbia iniziato dipingendo un ritratto di una donna, poi coperto con la figura del suonatore di chitarra.
Le immagini ai raggi-X mostrano chiaramente i contorni della figura femminile sotto lo strato superiore del dipinto.
Questa analisi ha permesso di scoprire la presenza della figura femminile precedentemente nascosta sotto lo strato superiore del dipinto.
L'esplorazione tramite raggi X è stata utilizzata come tecnica non distruttiva per approfondire la comprensione dell'evoluzione artistica di Picasso e per rivelare dettagli.
"The Old Guitarist" visione donna nascosta vista ai raggi-X
                                   Quadro originale                                                   Radiografia del dipinto                                 Immagine nascosta restaurata
"The Old Guitarist" di Pablo Picasso;
Attualmente il dipinto è custodito presso l'Art Institute di Chicago, negli Stati Uniti.

3.3   Interventi di Restauro:  

Sebbene inizialmente poco conosciuto, l'uso dei raggi X nell'arte è emerso poco dopo la loro scoperta, con un'origine in ambito medico. Da qui, la tecnologia si è estesa all'antropologia e allo studio delle mummie, per poi approdare all'analisi dei dipinti.
Uno dei primi dipinti ad essere sottoposto a tale analisi è stato "La Deposizione dalla Croce" di Van Der Weyden, negli anni '70.
Con il passare del tempo, l'utilizzo dei raggi X per rivelare il passato artistico è diventato consueto in istituti, musei e gallerie in tutto il mondo.
radiografia su dipinto e analisi   
"Restauratrice al lavoro"

I raggi X svelano dettagli su ogni strato di opere d'arte, come dipinti e sculture, fornendo informazioni sui primer, il supporto e i materiali impiegati.
Tuttavia, l'interpretazione richiede competenza a causa della sovrapposizione di dati, potenzialmente portando a interpretazioni erronee. Nonostante ciò, i raggi X rimangono strumenti fondamentali per rivelare dettagli nascosti.
Per rivelare i segreti delle opere d'arte, è essenziale trasportare i grandi dipinti in laboratorio.
Qui, gli specialisti li posizionano accuratamente, calcolano la quantità di pellicola necessaria e la applicano con cura per evitare perdite di dettagli. Questo approccio richiede precisione e attenzione per svelare accuratamente gli elementi nascosti nelle opere d'arte.

Capitolo 4: Ripensamenti dell'Artista: Un Viaggio nel Passato Creativo
L'esplorazione del processo creativo rappresenta un'affascinante opportunità di approfondire la conoscenza dell'artista e delle sue scelte estetiche.
Le opere pittoriche, con la loro superficie enigmatica, celano segreti e storie che attendono di essere svelati.
Grazie all'utilizzo di tecnologie radiografiche, si apre la possibilità di varcare la soglia del visibile e intraprendere un viaggio nel tempo alla scoperta dei ripensamenti dell'artista.
4.1  Assumendo il ruolo di una finestra sul passato, la radiografia consente di:  
  • Eseguire l'analisi di modifiche apportate durante la realizzazione del dipinto: pentimenti, ripensamenti e cambiamenti che l'artista ha operato sulla tela.
  • Comprendere l'evoluzione del processo creativo: in che modo l'idea iniziale si è sviluppata e trasformata fino alla versione definitiva.
  • Identificare le tecniche pittoriche impiegate: sovrapposizioni di strati, velature, incisioni e altri dettagli altrimenti invisibili all'occhio umano.
 
Nel presente capitolo, ci avventureremo in un'analisi di casi emblematici che illustrano come l'utilizzo di tecnologie radiografiche permetta di esplorare i ripensamenti dell'artista e di ottenere una conoscenza più approfondita del suo metodo di lavoro.
4.2  Esempio di pentimenti e correzioni:
"La Tempesta" di Giorgione: L'analisi radiografica del dipinto "La Tempesta" ha portato alla luce diverse modifiche apportate dall'artista durante la fase di realizzazione. In particolare, sono stati identificati i seguenti pentimenti:  
 originale e ai raggi-X con visione ripensamenti
                                                       Quadro originale                                                                                            Radiografia del dipinto                                 
"La Tempesta di Giorgione"
Attualmente il dipinto è custodito presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia, in Italia.
  • La posizione della figura femminile: Inizialmente, la donna era raffigurata seduta al centro della tela, con lo sguardo rivolto verso lo spettatore. Successivamente, Giorgione ha deciso di spostarla verso sinistra e di ruotarla di lato, conferendole una posa più contemplativa e misteriosa.
  • La presenza di un secondo uomo: L'esame radiografico ha rivelato la presenza di una figura maschile abbozzata sotto la figura della donna. Si presume che Giorgione abbia inizialmente concepito la scena come un incontro tra due persone, ma poi abbia optato per una composizione più semplice e focalizzata sulla donna sola.
  • La modifica del paesaggio: Lo sfondo del dipinto presenta diverse modifiche, come la rimozione di alcuni alberi e l'aggiunta di altri elementi. Questi cambiamenti suggeriscono che Giorgione abbia ricercato la perfezione compositiva e atmosferica del dipinto.
 
Le modifiche apportate da Giorgione alla "Tempesta" ci offrono una preziosa opportunità di osservare il suo processo creativo in atto. I pentimenti e le correzioni evidenziano la sua attenzione ai dettagli, la sua costante ricerca di equilibrio e armonia e la sua abilità nel modificare e migliorare le sue opere.
Oltre a questo esempio, diverse altre opere d'arte sono state oggetto di analisi radiografica che hanno rivelato pentimenti e correzioni significativi.
Tra queste ricordiamo:  
  • "Il Cenacolo" di Leonardo da Vinci: L'esame radiografico ha permesso di identificare la presenza di una figura di apostolo inizialmente raffigurata al posto di Giuda Taddeo.
"Il Cenacolo di Leonardo da Vinci" analizzato
"Il Cenacolo di Leonardo da Vinci"
Attualmente il dipinto è custodito presso il refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, in Italia.
In origine era raffigurato seduto al posto di Giuda Taddeo, ma in seguito fu dipinto sopra da Leonardo. La ragione di questo cambiamento non è nota, ma si pensa che Leonardo possa aver deciso di cambiare la composizione dell'affresco per motivi teologici o artistici.
L'esame radiografico che ha rivelato la presenza della figura originaria è stato condotto nel 1978.
I raggi X hanno mostrato che la figura di San Pietro era stata dipinta con una tecnica diversa da quella utilizzata per le altre figure dell'affresco. Ciò suggerisce che la figura di San Pietro sia stata aggiunta in un secondo momento, dopo che l'affresco era già stato completato.

  • "San Girolamo" di Antony Van Dyck: Anthony van Dyck (1615) utilizzò inizialmente la tela su cui dipinse il suo magnifico San Girolamo per un dipinto di una ninfa sdraiata nuda. Ha ruotato la tela dal formato paesaggio a quello ritratto prima di iniziare la sua rappresentazione del santo. Il braccio della ninfa è chiaramente visibile ai raggi X.

"San Girolamo" Comparazione ai raggi-X   "San Girolamo" comparazione ai raggi-X "San Girolamo" visione ai raggi-X
                      Quadro originale                                                                                                                                           Radiografia del dipinto                                 
"San Girolamo" di Antony Van Dyck"
Attualmente il dipinto è custodito presso il Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, Paesi Bassi
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  • Il dipinto di Rembrandt intitolato "L'attesa di Tobia e Anna" è un'opera autografa realizzata con tecnica ad olio su tavola nel (1659).
Le dimensioni del dipinto sono di 40,5 x 54 cm. Quest'opera rappresenta una scena tratta dalla storia biblica di Tobia e Anna.
Il dipinto di Rembrandt intitolato "L'attesa di Tobia e Anna" è un'opera del 1659 che raffigura l'anziano Tobia e sua moglie Anna che attendono il ritorno del loro figlio Tobiolo dalla Media.
Il dipinto è olio su tavola ed è attualmente conservato al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam.

"L'attesa di Tobia e Anna" dipinto  "L'attesa di Tobia e Anna" differenza e raggi-X  "L'attesa di Tobia e Anna" comparazione raggi-X
                    Quadro originale                                                                                                                                                   Radiografia del dipinto                                 
"L'attesa di Tobia e Anna" di Rembrandt
Attualmente il dipinto è custodito presso il Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, Paesi Bassi
Sembra che Rembrandt abbia dipinto Tobia e Anna, su una natura morta. I motivi sottostanti sono invisibili ad occhio nudo e sono stati scoperti solo grazie a recenti tecniche di radiografia.
Le radiografie hanno rivelato che sotto la scena principale di Tobia e Anna c'è una composizione di nature morte con una varietà di oggetti, tra cui:
  • Un tavolo con una tovaglia
  • Un cesto di frutta
  • Un bicchiere di vino
  • Un pane
  • Un coltello

La ragione per cui Rembrandt ha dipinto una natura morta sotto la scena principale non è chiara. Alcune ipotesi includono:
  • Rembrandt stava sperimentando diverse composizioni.
  • Rembrandt ha usato la natura morta come riempitivo per la tela.
  • La natura morta ha un significato simbolico.
La natura morta potrebbe essere un simbolo della vita quotidiana che Tobia e Anna hanno lasciato alle spalle quando Tobiolo è partito per la Media.
Potrebbe anche essere un simbolo della provvidenza divina, che veglia su di loro anche nella loro ansia e preoccupazione.
La scoperta della natura morta sotto "L'attesa di Tobia e Anna" è un importante contributo alla nostra comprensione del processo creativo di Rembrandt. Ci fornisce una nuova prospettiva su questo dipinto iconico e ci aiuta a capire meglio il suo modo di lavorare.


      "L'Incantato" Visione ai raggi-X con due dipinti sovraposti       "L'Incantato" Dipinto sottostante all'originale
                                            Quadro originale                                     radiografia del dipinto                            altro quadro del Museo delle Asturie,
                                                                                                                                                                                                Carlo II all'età di dieci anni.
                       
"L'Incantato"  di Juan Carreño de Miranda
Attualmente il dipinto è custodito presso il museo del Prado in Spagna
Questo ritratto del Carlo II adulto dipinto da Carreño de Miranda nel 1681 nasconde un'altra opera, Carreño riutilizzò una tela su cui aveva dipinto un ritratto del re più giovane anni prima

Il Ritratto Evolutivo di Carlos II "L'Incantato" di Juan Carreño de Miranda, attualmente ospitato al Museo del Prado.
Originariamente, il dipinto presentava somiglianze con un'altra opera conservata al Museo di Belle Arti delle Asturie, rivelate attraverso una radiografia esposta dal Museo del Prado in occasione dell'anniversario della morte di Marie Curie.
Contrariamente alle speculazioni, il dipinto asturiano conservato rappresenta il primo ritratto di Carreño de Miranda del giovane monarca intitolato "Carlos II all'età di dieci anni".
Il giovane re è dipinto con lunghi capelli biondi, vestito con sobrietà alla spagnola, indossando il Toson d'Oro, mentre si appoggia a un tavolo con un cappello in mano e stringe una lettera.
Una versione successiva al Museo del Prado, intitolata "Carlo II in armatura" del 1681, raffigura il re già in età adulta, indossando un'armatura, mantenendo la stessa postura ma in un contesto differente.
La radiografia svela la presenza di un altro ritratto simile al primo, nascosto sotto l'opera più tarda, ritraendo Carlos II all'età di dieci anni.

Capitolo 5: Implicazioni per la Storia dell'Arte  
L'introduzione dei controlli radiografici ha rivoluzionato il modo di studiare e comprendere le opere d'arte.
Questa tecnologia non invasiva permette di guardare oltre la superficie del dipinto, svelando segreti e storie nascoste per secoli.
In questo capitolo, esamineremo le implicazioni dell'utilizzo dei raggi X per la storia dell'arte, in particolare in tre aree:
 
5.1.    Restauro:
  • Analisi dello stato conservativo: I raggi X possono identificare danni, fessurazioni, deformazioni e altri problemi strutturali non visibili ad occhio nudo.
  • Guida agli interventi di restauro: La radiografia fornisce informazioni preziose sui materiali utilizzati, sulle tecniche pittoriche e sulle eventuali modifiche apportate al dipinto nel tempo.
  • Monitoraggio dell'efficacia degli interventi: La radiografia può essere utilizzata per monitorare l'evoluzione dei danni e l'efficacia dei restauri effettuati.
 
Divisione dipinto ai raggi-X
"Ricostruzione dipinto"


5.2.    Attribuzione e Datazione:
  • Confronto con opere di riferimento: L'analisi radiografica può aiutare ad attribuire un dipinto ad un determinato artista o periodo storico, confrontando le sue caratteristiche con quelle di opere di riferimento.
  • Datazione del dipinto: La radiografia può essere utilizzata per datare i supporti lignei e altri materiali utilizzati per la realizzazione del dipinto.
Datazione del dipinto: La radiografia può essere utilizzata per datare i supporti lignei e altri materiali utilizzati per la realizzazione del dipinto.
La radiografia è uno strumento fondamentale nella datazione di dipinti, specialmente quando si tratta di supporti lignei.
Questa tecnica consente di indagare la struttura più profonda dei dipinti, rivelando dettagli sulla composizione dei materiali utilizzati.
Ad esempio, nella conservazione dei supporti lignei dipinti, la relazione tra il tavolato dipinto e il dipinto stesso può essere analizzata attraverso la radiografia.
Questa tecnica è ampiamente accettata nel campo dell'arte e della conservazione, contribuendo a stabilire la datazione di opere d'arte e a comprendere i processi di realizzazione.
Gli storici dell'arte, gli archeologi e i restauratori-conservatori spesso impiegano la radiografia come strumento di lavoro consolidato per ottenere informazioni dettagliate sui materiali impiegati nella creazione di dipinti.
 
5.3.    Ricerca Storico-Artistica:
  • Svelare la genesi dell'opera: I raggi X possono rivelare disegni preparatori, pentimenti e altre tracce del processo creativo dell'artista.
  • Ricerca di dettagli nascosti: La radiografia può portare alla luce dettagli invisibili ad occhio nudo, come firme, iscrizioni o simboli nascosti sotto la superficie del dipinto.
  • Nuove interpretazioni: Le informazioni ottenute dall'analisi radiografica possono contribuire a formulare nuove interpretazioni e a rivalutare il significato storico e artistico di un'opera.

           Le diverse Gioconde nel mondo
"Le diverse Gioconde"
La Gioconda, una delle opere più celebri di Leonardo da Vinci custodita al Louvre, potrebbe superficialmente sembrare un'entità unica, ma il mondo artistico è ricco di decine di copie e varianti di questa iconica opera. Nonostante nessuna di queste possa veramente avvicinarsi al genio del maestro, le reinterpretazioni si diffondono in molteplici forme e contesti globali.

L'impiego dei controlli a raggi-X nell'ambito artistico ha rivoluzionato la comprensione e la conservazione delle opere d'arte.
Questa tecnologia consente di esplorare la struttura interna dei dipinti su tela, tavola, carta e cartone, rivelando dettagli nascosti dei materiali utilizzati e delle fasi di creazione.
Attraverso la radiografia ai raggi X, è possibile analizzare i valori di chiaroscuro e identificare restauri, contribuendo a una migliore datazione delle opere d'arte.
La capacità di penetrare gli strati superficiali dei dipinti permette di svelare segreti artistici, come disegni preparatori eseguiti a punta di piombo, e di individuare eventuali danni o alterazioni.
Inoltre, i controlli a raggi-X sono essenziali per la conservazione, poiché consentono interventi mirati, eliminando vecchi ritocchi e restauri non originali, come dimostrato in recenti interventi di restauro.
 
5.4    Oltre a queste tre aree principali, l'utilizzo dei raggi X ha anche altre implicazioni per la storia dell'arte, tra cui:
  • La scoperta di opere d'arte nascoste sotto altri dipinti.
  • Lo studio di tecniche pittoriche antiche e moderne.
  • L'analisi dei materiali utilizzati per la realizzazione dei dipinti.
  • La ricostruzione di storie e vicende legate alle opere d'arte.
 
In conclusione, l'utilizzo dei controlli a raggi-X ha avuto un impatto significativo sulla storia dell'arte.
Questa tecnologia ha permesso di ottenere nuove informazioni e conoscenze sulle opere d'arte, contribuendo a una migliore comprensione del processo creativo degli artisti e del contesto storico-artistico in cui le opere sono state create.  
                                     “La testa di contadina” originale e ai raggi-x dipinto nascosto
A sinistra “La testa di contadina” e a destra l’autoritratto nascosto
Creato originariamente nel 1885, "Head of a Peasant Woman" è stato presentato in anteprima durante una mostra presso la Royal Scottish Academy di Edimburgo, Scozia, nel 2022.
Durante l'esame del dipinto, gli studiosi hanno notato che il retro era rivestito da strati di cartone e colla. Attraverso l'uso della tecnologia a raggi X, è emerso un dipinto nascosto, ritenuto uno dei primi autoritratti di Van Gogh.
Per permettere al pubblico di esplorare autonomamente questo dipinto segreto, durante l'esposizione è stata impiegata una scatola luminosa speciale.
Attualmente, il museo sta considerando la possibilità di rimuovere con attenzione il cartone e la colla per ottenere una visione più chiara del ritratto, ma tale procedura è complessa e richiede notevole tempo e risorse.


Capitolo 6: Futuro delle Analisi Non Invasive e Prospettive Future
L'introduzione delle tecnologie di analisi non invasive ha rivoluzionato gli studi storico-artistici, andando oltre la mera fruizione estetica delle opere d'arte.
Queste metodologie hanno rivelato segreti e storie nascosti sotto secoli di strati di pigmenti.
Nel presente capitolo, esploreremo in dettaglio le potenziali applicazioni future di queste tecnologie, concentrandoci sulle loro capacità di scoperta e comprensione del patrimonio artistico.
 
6.1.   Sviluppi Tecnologici e Innovazioni:
  • Tecniche di Imaging Avanzate: L'evoluzione delle tecniche di imaging, come la tomografia computerizzata a raggi X (micro-CT) e la spettroscopia di fluorescenza a raggi X (XRF), promette di acquisire informazioni sempre più precise sulle opere d'arte.
  • Intelligenza Artificiale e Apprendimento Automatico: L'integrazione di intelligenza artificiale e machine learning nell'analisi radiografica automatizzerà l'identificazione di dettagli invisibili, aprendo nuovi scenari di ricerca.
  • Miniaturizzazione dei Sensori: La miniaturizzazione dei sensori consentirà analisi non invasive direttamente sui dipinti, senza la necessità di prelevare campioni.
6.2.    Applicazioni e Prospettive Future:
  • Ricerca di Dipinti Sottostanti: Le tecnologie avanzate saranno impiegate per identificare dipinti nascosti, offrendo nuove opportunità di scoperta e rivalutazione di opere considerate perdute.
  • Studio Approfondito delle Tecniche Pittoriche: L'analisi non invasiva consentirà una conoscenza approfondita delle tecniche pittoriche degli artisti, fornendo informazioni su materiali, strumenti e metodi di lavoro.
  • Datazione e Attribuzione: Nuove tecnologie miglioreranno la precisione nella datazione e attribuzione delle opere d'arte.
  • Smascheramento di Falsi: L'analisi non invasiva contribuirà a identificare falsi e contrastare il mercato illegale dell'arte.
 
6.3.    Sfide e Considerazioni Etiche:
  • Accesso Democratico alle Tecnologie: Garantire l'accessibilità delle tecnologie a una vasta gamma di studiosi è essenziale.
  • Formazione Specialistica: Programmi di formazione specializzata saranno cruciali per interpretare correttamente i dati delle analisi non invasive.
  • Etica e Conservazione: È fondamentale che l'utilizzo delle tecnologie non danneggi le opere d'arte, adottando protocolli rigorosi e best practices.
 
In conclusione, il futuro delle analisi non invasive si presenta ricco di possibilità, con lo sviluppo di tecnologie sofisticate e approcci interdisciplinari che apriranno nuovi orizzonti nella conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico.
L'impegno continuo nel perfezionamento e nell'applicazione responsabile di queste tecniche garantirà la conservazione e la fruizione delle opere d'arte per le generazioni future.
 

Bibliografia:

1. Scoprendo l'arte con i controlli a raggi x! - Video tutorial sull'utilizzo dei raggi X nell'arte
  • Autore: Maria Anna Cerini
  • Anno: 2023
2. Dalla conservazione alla storia dell'arte - Approfondimento sulla diagnostica non invasiva per restauratori e conservatori
  • Autore: Luigi Campanella e Francesca Castelli
  • Anno: 2020
3. Radiografia d'Arte: Tecniche Avanzate di Analisi
  • Autore: Piero Cazzola e Giovanni Battista Galizzi
  • Anno: 2015
4. Il Futuro della Conservazione: Raggi X e Nuove Prospettive
  • Autore: Irene F.M. van der Vlies e Koen Janssens
  • Anno: 2024
5. Raggi X nell'Arte: Dal Passato al Futuro
  • Autore: Carlo Ginzburg e Andrea Zezza
  • Anno: 2018
6. L'Arte dello Svelamento: Raggi X nei Musei
  • Autore: Elizabeth Martin e Margaret Holben Ellis
  • Anno: 2012
7. Dipinti sotto i Raggi: Guida alla Diagnostica Artistica
  • Autore: Laurie A. Lauder
  • Anno: 2008
8. Rivelazioni Nascoste: Il Potere dei Raggi X nell'Arte
  • Autore: Victoria Oakley
  • Anno: 2017
9. Nuove Frontiere: Raggi X e Tecnologie Emergenti nell'Arte
  • Autore: Anna Maria Quaranta e Marco Leona
  • Anno: 2022
10. L'Analisi Raggiante: Raggi X e Conservazione Artistica
  • Autore: Fabrizio Negri e Antonella Ranaldi
  • Anno: 2014
11. Tomografia Artistica: Approfondimenti e Applicazioni
  • Autore: Michele Nappi e Piero Tiano
  • Anno: 2021
12. Dall'Antichità al Contemporaneo: Raggi X nella Storia dell'Arte
  • Autore: Alessandro De Lillo e Francesca Cappelletti
  • Anno: 2019
13. Arte e Scienza in Sintonia: Raggi X e Diagnostica
  • Autore: Bruno Brunetti e Maria Anania
  • Anno: 2016
14. Restauro Illuminato: Raggi X nel Recupero Artistico
  • Autore: Gianluigi Colalucci e Paola Di Carlo
  • Anno: 2010
15. Svelare Segreti: Raggi X e Antiche Opere d'Arte
  • Autore: Jacopo Lacopozzi e Andrea Romano
  • Anno: 2005
16. Visioni Trasparenti: La Radiografia nei Dipinti Moderni
  • Autore: Claire Berthier e Jean-Louis Gaillemin
  • Anno: 2007
17. Tra Scienza e Bellezza: Raggi X nell'Espressione Artistica
  • Autore: Vittorio Sgarbi e Gabriele Guerriero
  • Anno: 2013
18. Sotto la Superficie: Esplorazioni Raggi X nei Capolavori
  • Autore: Martin Kemp e Carol Plazzotta
  • Anno: 2011
19. L'Arte della Visione Profonda: Radiografia e Interpretazione
  • Autore: Ermanno Belli e Alessandro Nova
  • Anno: 2009
20. Raggi X nel Futuro dell'Arte: Prospettive e Sfide
  • Autore: James C.Y. Watt e Annelies Van Loon
  • Anno: 2025

                  Le fonti elencate forniscono una base solida per le informazioni presentate e sono disponibili per la verifica dettagliata delle affermazioni fatte nel testo.

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                  L'Evoluzione dell'Ispezione Industriale dall'inizio ad oggi di Comet-Yxlon
                  La storia di Comet-Yxlon nel campo dell'ispezione industriale a raggi X ha inizio nel 1895, quando il fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen scoprì questa rivoluzionaria tecnologia.
                  La sua scoperta aprì nuove possibilità nella diagnosi medica e nell'ispezione industriale. Tuttavia, fu nel 1896 che l'imprenditore tedesco Carl Heinrich Florenz Müller ebbe un ruolo chiave nello sviluppo del primo tubo a raggi X, trasformando la scoperta di Röntgen in una concreta applicazione pratica.
                  Nel 1927, la fabbrica di Müller fu acquisita da Philips. Un momento fondamentale nella storia di Comet-Yxlon fu la collaborazione con Philips nel 1998. In quel periodo, Philips decise di concentrarsi principalmente sul settore medicale, separandosi dal ramo industriale. Questa scelta portò alla creazione di Yxlon International GmbH, un'azienda specializzata nell'ispezione industriale tramite raggi X.
                  Ma il percorso di crescita non si fermò lì. Nel 2007 Yxlon fu acquisita dal Gruppo Comet, leader mondiale nella produzione di tubi a raggi X in metalceramica.
                  Questa unione portò alla fusione con Fein Focus, precedentemente acquisita da Comet nel 2004. Il connubio rafforzò la posizione di Yxlon nel settore dell'ispezione a raggi X e della tomografia computerizzata (CT), contribuendo in modo significativo a garantire qualità e sicurezza in molteplici ambiti industriali.
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